sabato 17 marzo 2012

1858: tatuaggi e tattoo gun (machine)


Nel 1858 si sperimenta il tatuaggio in medicina «Il tatuaggio per imitare il rosso labiale nella cheiloplastica (aumento del volume delle labbra); del prof Schuh di Vienna. - Il prof. Schuh ha ricostruito in una ragazza il naso e tutte e due le labbra, togliendo la pelle per il naso dalla fronte, quella per il labbro inferiore dal mento e dal collo, e quella per il labbro superiore da un braccio. Nota però che il risultato non è ottimale, in quanto il labbro non ha il colore rosso naturale e quindi pensa di ovviare a questo difetto con il tatuaggio. Avvolge alcuni aghi da cucire (da 12 a 15) con filo cerato molto robusto a più capi intrecciati in modo da formare un pennello, prepara un impasto di cinabro (solfuro di mercurio) e acqua, traccia con l’inchiostro i contorni della parte che deve essere tatuata e quindi, intridendo spesso gli aghi nell’impasto, comincia a punzecchiare la porzione. Ottiene così nella parte tatuata un colore rosso. Dopo un anno e mezzo il colore è ancora perfetto. L’operazione non è dolorosa, il sangue che esce dai forellini indica dove si è punzecchiato a sufficienza. Il cinabro viene lasciato sulla parte tatuata fino al giorno dopo. Il prof. Schuh pensa che il tatuaggio possa essere molto utile alla chirurgia plastica».